
26 Ott Il pediluvio e i suoi benefici
Il rito del pediluvio è una pratica antica che dona beneficio a tutto l’organismo, aiuta a rilassare e a prendersi cura di sé.
Il pediluvio porta con sé numerosi benefici. Richiede un po’ di pazienza, tempo e dedizione, ma i suoi effetti si fanno sentire molto velocemente. Se pensiamo al nostro corpo come a una pianta, ai nostri piedi come alle nostre radici, è immediata la comprensione di come un pediluvio agisca sull’intero organismo. Nutrire, idratare, riequilibrare, detossinare sono le azioni che si connettono a questa semplice pratica.
Quando il corpo o una parte d’esso viene immersa in acqua, si sollecitano scambi osmotici, si alleggerisce la massa del suo peso, si smuovono spazi intracellulari, si massaggiano le vene, si decontraggono i muscoli, si rilassa il sistema nervoso centrale. Tutto questo avviene anche attraverso il pediluvio, considerato un bagno parziale, in almeno due litri d’acqua, che accolgano piedi e caviglie.
Il primo approccio a un pediluvio generalmente avviene per un disagio ai piedi e alle gambe: piedi gonfi, freddi o doloranti, gambe irrigidite, cattiva circolazione, edemi, sensazione di eccessivo calore che appesantisce gli arti, sono i motivi scatenanti che portano all’esigenza di immergerli in acqua. L’acqua fredda in genere è di gran sollievo in questi casi, perché riequilibra l’eccesso di calore, sfiamma, sgonfia le estremità, anestetizza il dolore, smuove i ristagni, stimola la circolazione venosa.
Il pediluvio però è utile anche in caso di stati ansiosi. Un eccesso di energia verso l’alto, come può essere quella portata dall’ansia, la testa “surriscaldata” da pensieri, il battito alterato, necessita di un contro-bilanciamento dal basso, che richiami energia verso la terra e riequilibri l’intero organismo con effetto calmante. Un pediluvio caldo, che vasodilata, che rilassa respirazione, circolazione, muscolatura e sistema nervoso è un valido aiuto contro gli stati ansiosi. Il pediluvio alternato con acqua calda e acqua fredda è utile in caso di blocchi energetici, blocchi muscolari, cefalee da ristagno. Iniziare con un pediluvio caldo prolungato a cui far seguire uno più rapido freddo, ripetendo la sequenza 4 o 5 volte serve per mobilizzare la circolazione venosa, l’ossigenazione dei tessuti, la contrazione e decontrazione muscolare. Tensione e rilassamento creano alternanza di movimento dal basso verso l’alto con una rigenerazione delle zone più bloccate.
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